mercoledì 19 febbraio 2014

Sai proteggerti dai danni della modernità?

Sai proteggerti dai danni della modernità? Matt Traverso ci spiega come indagare
i nostri malesseri e prenderci davvero cura di noi iniziando dal rifiutare
ciò che inquina il nostro corpo.

Hai mai riflettuto sulla distanza esistente tra i progressi della scienza e della medicina
e il costante aumento di alcune malattie nella nostra società?
Le chiamano malattie della modernità e sono la causa di morte del 90%
della popolazione dei Paesi industrializzati. Il cancro, seconda causa dei decessi
nel mondo, e il diabete sono, infatti, malattie che trovano la loro causa in particolare
nello stile di vita che in molti conduciamo.



Matt Traverso ci offre ancora una volta un efficace punto di vista per comprendere
meglio questo stato di cose e ci invita a considerare il nostro corpo come un’automobile.
Un’automobile d’innegabile affidabilità se consideriamo che sono ben due miliardi di anni
che è in viaggio, chiedendo come carburante nient’altro che acqua, semi, radici,
frutta e verdure! L’automobile corpo-umano inoltre è in grado di auto curarsi,
ma da un centinaio d’anni a questa parte, questa impareggiabile funzione si è fatta
più difficoltosa. L’uomo ha deciso, infatti, di modificare radicalmente il carburante
introducendo zucchero, dolci, cioccolato, caffè, tè, coca-cola, grassi e oli, sigarette,
alcol, farmaci, sostanze chimiche, pesticidi e conservanti, carne, latte, formaggio
in grande quantità, carboidrati raffinati senza alcun valore nutritivo, ecc. …

Un carburante sbagliato porta a un’inevitabile conseguenza: il veicolo si guasta
e siamo costretti a portarlo dal meccanico. La fretta, lo stress, le ansie
che caratterizzano troppo spesso il nostro stile di vita, ci condizionano anche
in questo decisivo momento e al meccanico non chiediamo niente di più
che una riparazione veloce in grado di rimettere subito in moto la nostra automobile.
Nessuna attenzione sulle cause del guasto! Molto probabilmente la riparazione
non durerà a lungo…

“Qual è la cosa intelligente da fare?” ci chiede Matt “Portare periodicamente
l’auto dal meccanico, o ripulire il serbatoio e usare un carburante più pulito?”.
Ancora una volta Matt Traverso ci porta a dare la giusta importanza alla valutazione
delle reali cause del malessere, rifiutando la scorciatoia dannosa della pillolina
che annulla i sintomi senza però risolvere il problema alla radice.

Tornando alle malattie della modernità quindi, se nel 1905 meno del 5% della popolazione
moriva di cancro, malattie di cuore o diabete e oggi queste malattie coinvolgono
più del 90% della popolazione, dobbiamo chiederci cosa sta accadendo.
La risposta è che oggi conduciamo uno stile di vita ‘snaturato’, riempiamo
il nostro corpo di tossine e ne alterniamo il delicato equilibrio.
Matt sostiene, infatti, che “Le nostre malattie non sono altro che un sintomo
di questo squilibrio”.

Torniamo ad adottare uno stile
di vita sano e saremo al riparo
dai disturbi della modernità.
È infatti nel nostro stile di vita
e nella nostra cattiva
alimentazione la vera origine
del problema.

Scrive Matt nel suo libro
La nuova biologia della salute
“Ricorda: il tuo non star bene
è un sintomo che indica
che qualcosa di molto importante
sta accadendo dentro di te.
I farmaci hanno un effetto
a breve termine, agiscono
sulla causa apparente del tuo disagio, sul sintomo”.

Una dieta sana, riposo, esercizio fisico, purificazione e disintossicazione,
ridoneranno al tuo corpo il suo naturale equilibrio.
“Questo è ciò di cui si occupa la medicina olistica. Le cure ‘olistiche’, ‘complementari’,
‘alternative’ esistono da millenni e funzionano davvero”.

Non mancare al prossimo appuntamento con Matt Traverso per imparare
ad ascoltare i segnali del tuo corpo e a prendertene davvero cura.

Stefania Brancucci - Redazione Daichepuoi.it

venerdì 14 febbraio 2014

Come scoprire ciò che ti motiva e ti piace per cercare di farlo diventare il tuo lavoro

Disappunto: delusione unita a rabbia che si prova quando non giunge a buon fine qualcosa
di cui si dava per scontato l'esito positivo.

Questa definizione rappresenta una condizione comune a molti di noi, causata
da vari motivi e molto spesso legata alla nostra condizione lavorativa, che influisce
su molte nostre scelte di vita. Quante volte la sensazione di dover fare un lavoro
non per noi stessi, ma per gli altri, ha creato frustrazione, delusione o rabbia?
E quante volte nonostante ci siamo impegnati per fornire quanto richiesto,
questa sensazione non solo è rimasta, ma è anche aumentata?

Quello che vorrei fare oggi è darti
alcuni strumenti per trasformare
questa insoddisfazione in una serie di azioni
e comportamenti che ti consentano
di far emergere le tue capacità ed energie
e trasformare l’insoddisfazione in voglia di fare
per realizzare le tue aspettative
e le tue capacità lavorative.

Il primo passo da compiere è non solamente
avere un lavoro (in un mercato odierno
oggettivamente molto difficile),
ma un lavoro che possa far sì
che la tua vita cambi.

Probabilmente ti sarà capitato di aver cambiato lavoro, a volte per scelta, a volte
perché costretto e di esserti tenuto dentro un senso d’insoddisfazione.
Aspettare il fine settimana per non pensare al lavoro o trascorrere una settimana
dopo l’altra con la sensazione di perdere tempo prezioso, è il segnale che occorre
riprendere il controllo della propria vita. Per riprendere il controllo diventa pertanto importante conoscere i propri punti di forza.

A tal proposito può essere utile scrivere su un foglio le cose che sai fare,
e su un altro quelle che non sai fare.

Per quanto riguarda le cose che sai fare, evidenzia le cosiddette competenze trasferibili,
ossia quelle competenze che provengono da attività svolte in precedenza
o da tue qualità e che possono essere impiegate indipendentemente dallo specifico
contesto lavorativo. Ecco alcuni esempi di competenze trasferibili: agire, anticipare, ascoltare, condividere, coordinare, eseguire, fare squadra, improvvisare, intuire,
mettere in relazione, realizzare, ecc.

Saper valorizzare le proprie competenze trasferibili è importante nel momento
in cui si presentano nuove sfide o nuovi lavori. Alla classica domanda se hai esperienza
in un certo lavoro, una risposta che evidenzi la tua capacità di saper anticipare
i problemi e di saper gestire nuove informazioni in tempi brevi può fare la differenza
tra iniziare una nuova attività lavorativa o no, ad esempio.

Tutte queste competenze non sono legate a uno specifico lavoro, ma possono essere
agevolmente impiegate in contesti e ambienti diversi.
Prendere consapevolezza di quali siano le tue competenze trasferibili,
è un punto fondamentale.

Definite le tue competenze trasferibili puoi proseguire costruendo un modello
a cerchi concentrici. In seguito indicherai i tuoi interessi principali.
Continuando potrai definire in quale contesto umano preferiresti lavorare.

A tale proposito il dott. John Holland ha identificato sei tipi diversi di comportamenti umani:

  • Realistico: caratterizzato da individui che prediligono l’interazione
    con oggetti e macchinari.
  • Investigativo: composto da chi ama scoprire i meccanismi dei fenomeni
    (fisici, biologici, chimici ecc.).
  • Artistico: rappresentato da chi vuole creare opere d’arte.
  • Sociale: composto da chi preferisce attività che coinvolgono altre persone
    per formarle, educarle, istruirle.
  • Economico-finanziario: composto da chi preferisce svolgere attività imprenditoriali.
  • Convenzionale: riferito a chi preferisce svolgere attività predefinite,
    secondo schemi prestabiliti.
Usa questa classificazione per capire in che area
potrai dare il meglio di te e in un altro settore
scrivi quali obiettivi vorrai raggiungere
e in che tempo.
Per quanto riguarda ciò che non sai fare,
questa è l’informazione ti servirà per decidere
quali di queste attività, in relazione alle priorità
che hai stabilito, dovranno essere sviluppate
e in che modo (formazione tradizionale
per conseguire un attestato o formazione
informale per padroneggiare
un comportamento, come ad esempio
aumentare la capacità di ascolto).


A questo punto avrai costruito un modello esplicito di quello che è il tuo lavoro ideale,
i prossimi passi serviranno per renderlo concreto.

Roberto Zancanella

venerdì 7 febbraio 2014

Il cambiamento come atto volontario ed azione consapevole in un percorso di crescita personale.

Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto accade qualche trasformazione dentro e fuori di noi.
La maggior parte delle persone non riconosce questo processo e superficialmente
guarda con una maggiore attenzione ciò che non cambia mai e che appare statico,
sempre uguale, ma comunque rassicurante.
Le azioni quotidiane ci appaiono ripetitive: mi alzo, vado al lavoro, a scuola,
poi il pranzo e via così per l’intera giornata.

Come mai mettiamo tutta quest’attenzione
su ciò che ci appare ripetitivo, scontato,
uguale? Sembra sempre che manchi qualcosa!
Siamo quasi mai soddisfatti delle nostre azioni
e siamo continuamente alla ricerca
di nuove emozioni.
Così accade nelle relazioni, nelle famiglie,
nei luoghi di lavoro.
Come mai ci sentiamo così insoddisfatti?
Come mai non riusciamo ad apprezzarci
per le cose che facciamo o che facciamo
con il solo obiettivo di dimostrare
le nostre capacità agli altri?


E noi dove siamo scomparsi? Dove abita la nostra vera “essenza”, il nostro “vero io”?
Chi sono io? Sono la mia professione? Sono il mio titolo di studio?
Sono le radici con la mia famiglia o sono qualcosa di più?
Spesso non è facile riconoscere il proprio Sé da quello che abbiamo dovuto costruire
fin da piccoli per proteggerci da ciò che abbiamo proiettato come dolore, sofferenza,
disapprovazione, abbandono, separazione.

Se torniamo indietro nel tempo e ci chiediamo qual è stato il nostro primo
grande cambiamento, cosa ci viene da rispondere?

Forse ricordiamo qualche evento accaduto
a 4-5 o 6 anni, è difficile che qualcuno
ricordi avvenimenti accaduti molto prima
di questa età.
La mia esperienza di Rebirther mi suggerisce
di affermare che il primo grande cambiamento
che facciamo nella nostra vita è NASCERE.
Sì, proprio così. Noi passiamo da un ambiente
protetto, immersi nel liquido amniotico
a una temperatura di 37 gradi, nutriti, cullati,
in una condizione di semibuio,
ad un improvviso e sconcertante cambiamento. 

Dobbiamo respirare per la prima volta con i nostri polmoni, se ci va bene a una temperatura
di 20 gradi, magari esposti ad una luce al neon abbagliante.
La prima sensazione che proviamo è di separazione da nostra madre, da un ambiente
caldo e protetto per sperimentare un senso di abbandono e di confusione.

Inoltre, ciò di cui non teniamo conto, è che durante la nascita registriamo
tutte queste emozioni e le depositiamo nel nostro inconscio.
Anche un parto” naturale” porta con sé sensazioni non piacevoli.

Durante il resto della nostra vita, quando penseremo di dover cambiare qualcosa,
in automatico la nostra mente e il nostro corpo creeranno questo sistema inconscio:

CAMBIAMENTO = STRESS E TRAUMA.

Quindi chi potrebbe desiderare dei cambiamenti avendo questo imprinting emozionale?

Ben poche persone sceglieranno il cambiamento consapevolmente se non conoscono
questa loro parte di storia personale. Si decide di fare cambiamenti solo se si è costretti dagli eventi.
Immaginate qualcuno che ha avuto una nascita complicata o addirittura rischiava
di morire, come potrà scegliere di attuare un cambiamento?

Grazie alla crescita personale, conoscendo profondamente il nostro vero Sé, possiamo
permetterci di fare cambiamenti nella nostra vita. I ricordi e le emozioni si faranno sentire,
ma avremo fiducia nell’andare oltre, nel non fermarci alle sensazioni bloccanti
del corpo (memorie corporee traumatiche) per fare nuove esperienze.
"Il cambiamento è inevitabile, la crescita personale è una scelta" Bob Proctor.

Benvenuti sulla strada della consapevolezza e della crescita personale dove tutto
accade FACILMENTE!

Vi aspetto al prossimo incontro per entrare ancor più profondamente nella matrice
cellulare-emozionale di ciascuno di noi e scoprire la via per RINASCERE ALLA VITA.

Un grande abbraccio di cuore
Giuliana Gatti
Rebirther e counsellor olilstico

mercoledì 5 febbraio 2014

La malattia: lo strumento di difesa del nostro corpo.

Hai mai pensato che ciò che chiami malattia sia un naturale segnale del tuo corpo?
E se provassi ad ascoltarlo invece che reprimerlo?
Malattia e guarigione: Matt Traverso ci spiega come il nostro organismo
affronta gli squilibri e tende a ritrovare la salute.


Riprendiamo, grazie alla guida di Matt Traverso, il nostro percorso
di miglioramento personale attraverso la scoperta delle grandi potenzialità insite
in ciascuno di noi e che, adeguatamente conosciute e correttamente indagate,
ci consentono di stare bene e in salute.

Parliamo oggi di un argomento complesso: la malattia. Il corpo umano, lo sappiamo,
è una macchina complicatissima e meravigliosa e il suo perfetto funzionamento
è un sottile gioco di equilibri tra energie: energie necessarie per metterlo in movimento
ed energie necessarie a espellere le scorie prodotte dal suo funzionamento (cellule
ormai morte, prodotti di scarto, …). Conosciamo tutti il senso di appesantimento
del nostro organismo dopo un’abbuffata o la spossatezza durante un periodo di stress,
sono segnali attraverso i quali il nostro corpo ci avvisa della presenza di un’eccessiva
quantità di tossine difficile da smaltire (tossicosi). L’eccedenza di questi accumuli
oltre la soglia di tolleranza manda il nostro organismo in crisi e il nostro corpo,
per liberarsene, reagisce aprendo le sue valvole di sicurezza, i suoi quattro canali
di eliminazione: la pelle, i polmoni e il tratto respiratorio, l’intestino e il colon,
le vie urinarie. Le conseguenze più comuni sono febbre, mal di testa, eruzioni,
muco, tosse, vomito e infiammazione. Sono proprio queste conseguenze
che comunemente definiamo malattia, ma che in realtà rappresentano
il tentativo del nostro corpo di espellere le tossine.


Dice Isaac Jennings, dottore in medicina e fondatore del movimento igienista:
“La salute è lo stato normale degli esseri viventi; la malattia (intesa come corredo
sintomatologico) è invece il tentativo del corpo di ritrovare la salute,
una scelta vitale e fisiologica finalizzata alla guarigione.”

Matt Traverso per farci meglio comprendere questo punto di vista, ci offre uno spunto
immediato ed efficace: “Se prendessi un veleno e lo mettessi in circolazione 
nel tuo flusso sanguigno, come reagirebbe il tuo corpo?
Reagirebbe cercando di buttar fuori questo veleno (…) attraverso uno dei canali
di eliminazione disponibili, provocando quindi tosse, vomito, febbre, acne, …”.
Quando interrompiamo questo processo di eliminazione di tossine con i farmaci,
stiamo interferendo con la naturale capacità di auto-guarigione del corpo.
Inoltre stiamo introducendo nel nostro corpo ulteriori tossine che il nostro organismo
dovrà poi espellere. “Ciò che noi chiamiamo “malattia” è in realtà la cura!”,
precisa Matt. E di fatti l’unica vera malattia è la tossicosi.

Questo è il grande spunto di riflessione che ci dà oggi Matt: salvaguardare lo stato
di salute del nostro organismo rispettando alcune semplici leggi naturali,
allontanando il più possibile le reali cause delle nostre malattie.
Non lasciamo che le cattive abitudini prosciughino la nostra forza vitale,
correggiamole e saremo in grado di comprendere che il corpo umano
ha dentro di sé il potere di guarirsi.

Continuate a seguirci in questo interessante percorso alla scoperta
delle nostre potenzialità, per migliorare la qualità della nostra vita.
Tutto ciò è possibile grazie agli studi di Matt Traverso.

Vi aspettiamo
Stefania Brancucci - Redazione di daichepuoi.it

venerdì 31 gennaio 2014

La Guarigione come cammino dal Piccolo Io al Sé.


Che cosa è la guarigione? Come si manifesta?
Chi è che ci guarisce e soprattutto, dove trovarla?

Ultimamente ho partecipato al corso di Rebirthing
e Movimento Cosciente che si è svolto a Foligno
in due bellissime giornate.
Ecco, in quell’occasione si è creato un cerchio
di guarigione. Ho preso parte a diversi seminari
e corsi e tutti avevano questa prerogativa:
l’unione interiore tra i cuori dei partecipanti.

Durante quei momenti, il manifestarsi
di questa condizione rendeva possibile
la guarigione e il miracolo fluiva dentro
e attorno a noi.



Sì, ho parlato di miracolo, poiché sono convinto che esso si trovi già dentro di noi
e che non sia una Grazia discesa dall’Alto come atto di fede per chi è meritevole.
La Guarigione spontanea è alla portata di tutti, ma non è raggiungibile da tutti poiché
tra noi ed Essa vi è un gravoso ostacolo: la paura.
Durante nostra vita facciamo continua esperienza della paura che si manifesta intensa
in circostanze di dolore, ma che avvertiamo anche nelle occasioni di gioia.
Il sentimento di paura fa parte di noi e spesso lo percepiamo in momenti inaspettati:
mentre guardiamo nostro figlio con occhi amorevoli al parco, mentre guidiamo,
quando facciamo l’amore, nei momenti di rabbia, mentre respiriamo.

Ed eccoci arrivati al centro della questione: il respiro. Noi non sappiamo respirare,
né siamo coscienti della respirazione. Il Rebirthing, il metodo Feldenkrais, lo Yoga
col Pranayama, la PNL si basano sulla coscienza del respiro che porta
a congiungere il Piccolo Io o Ego, con il Grande Io o Sé.
Il Sé è la Coscienza Divina di cui siamo anche composti. È la scintilla che porta con sé
il benessere e la comprensione di ogni cosa. È l’Infinita possibilità del nostro corpo
di poter fare tutto e vera risorsa della Guarigione. La mente (ego), “grande architetto
della vita che viviamo”, presuntuosa, incompleta e non espansa, cerca però di ricondurre
a sé il controllo di tutto. La mente, infatti, manca di alcuni aspetti fondamentali
e uno di questi è proprio la coscienza di se stessa attraverso la respirazione.
Quando respiriamo con coscienza, la mente pian piano sparisce facendo sopraggiungere,
nello spazio Sacro che si è creato, la Guarigione. Lo spazio percepito dal cervello
si espande, e il nostro corpo con lui; un flusso di silenzio e serenità ci pervade
mentre i polmoni allargano lo stesso orizzonte percepito, anche se ci troviamo
all’interno di una stanza buia. La Luce del Sé entra nelle nostre cellule.

Guarigione quindi alla portata di tutti.
Vi sono molte vie che portano ad essa,
molte pratiche olistiche, terapie, massaggi,
canalizzazioni, tecniche di concentrazione
ed espansione, di visualizzazione, etc.
Nonostante non si conoscano tecniche,
la guarigione è sempre con noi poiché
l’uomo stesso è Essere Divino sulla terra
e cerca di curarsi costantemente.
Purtroppo l’uomo non chiede quasi mai aiuto,
ecco perché noi terapisti siamo qui con voi
e tra di voi.

Desideriamo aiutarvi a ricercare voi stessi e insieme potenzieremo tale ricerca, migliorandola, espandendola affinché possiamo accrescerci in saggezza, umiltà, grandezza e serena pace.

Un abbraccio di Luce
Om Namah Shivaya

Giuseppe Crescio
Operatore Olistico

lunedì 27 gennaio 2014

IO lo merito!

Hai mai provato ad immaginare come sarebbe davvero la TUA VITA
se ti consentissi di vivere lontano dalla mediocrità di una vita che non ti assomiglia
e non ti appartiene?

Questo articolo ti consente una valutazione della tua condizione di vita attraverso
un’associazione indiretta alla tua situazione e attraverso l’apertura ad altre possibilità
che permettono di valorizzare i tuoi sogni e aspirare ad un’esistenza gioiosa ed appagante.
Un semplice esercizio ti aiuterà ad aprirti in una direzione che ti consentirà di percepire
con consapevolezza il tuo stato e incamminarti per raggiungere ciò che desideri davvero.

Molti mi dicono “beh, la mia vita non è poi così male.
Ho una famiglia, un lavoro, riesco anche a farmi
una vacanzina annuale.
Ho anche degli amici con cui trascorrere
un po’ di tempo”.
Eppure, se guardo negli occhi queste persone,
mi accorgo che manca loro qualcosa.
Manca quella luce che appartiene agli occhi
di chi, invece, è veramente VIVO,
di chi è sul suo vero cammino, di chi ha uno scopo.

Infatti queste persone riconoscono che nella loro vita
manca qualcosa. È come se la riempissero senza però
riuscire a dare un senso di autentico alle loro giornate, 
settimane, mesi, anni, lasciando aumentare
sempre di più il loro senso di vuoto.


Ci è stato insegnato che il modo di vivere corretto è uno: lavoro, matrimonio, figli,
vacanze, tv al plasma. C’è stato detto che non c’era risposta ai nostri dubbi esistenziali,
che il disagio che sentivamo dentro e il bisogno di andare oltre per esplorare
qualcosa di più, non poteva essere appagato.

Al massimo era concesso di pregare un Dio che però non avrebbe dato risposte, che ci avrebbe giudicati, casomai assolti per i peccati e per le deviazioni dal percorso prestabilito.


Ma, almeno per un attimo, permettiti
di chiederti: 

- è veramente questa la vita che vuoi
e che sognavi quando, da bambino,
ti permettevi ancora di farlo?

- E come sarebbe la TUA VITA
se ci fosse un altro modo di vivere,
se ci fosse veramente una risposta
a tutti quei dubbi in merito
a “chi sei, cosa ci fai qui,
c’è veramente uno scopo e, se c’è,
qual è il tuo scopo”?





- Come sarebbe la TUA VITA se potesse davvero avere un senso, il tuo senso,
ed essere magica, appagante e in grado di farti sentire VIVO?

- Come sarebbe la TUA VITA se tu facessi parte di un grande Puzzle Universale
e la tua tessera, il tuo ruolo, fossero fondamentali per te e per gli altri
per poter completare il disegno?

- Come sarebbe la TUA VITA se ti dessi l’opportunità di fare del tuo viaggio,
della tua vita, una meravigliosa avventura?

- Come sarebbe la TUA VITA se tu potessi renderla piena di grazia, facilità
e gioia; piena di abbondanza, vitalità, amore, serenità e passione?
Se tu potessi manifestare tutti i tuoi talenti e far splendere la tua luce senza confini?


Ricordati che Tu meriti tutte queste benedizioni. Inizia ad aprirti a questa possibilità.
Inizia a sentire che lo meriti!

Ti propongo un semplice ma potente ESERCIZIO:
leggi le domande che trovi nell’articolo, con le mani sul tuo cuore, senza darti
alcuna risposta, consegnandole all’Universo…
Poi ripeti a te stesso, sempre con le mani sul cuore: IO LO MERITO!

Permettiti di accogliere i cambiamenti che cominceranno ad arrivare nella tua vita.

Ti aspetto al prossimo appuntamento, dove entreremo più in profondità nelle tematiche
che ti guideranno verso una maggiore consapevolezza e attraverso le quali
potrai iniziare a ricordarti chi realmente SEI.

Con Amore e Luce
Patrizia Setteducati






Light Worker
Christalline ORACLE
Christalline Therapist - OMEGA Health Coach - 7th sense Life Coach - Master Top Coach 
Remote CHI Practitioner - Angels & Light Beings Therapy and Channelling

martedì 21 gennaio 2014

La meraviglia del corpo umano

Iniziamo questo percorso di miglioramento personale, che proseguirà in questo Blog
con puntate a cadenza settimanale. Articoli che ci sveleranno segreti sino ad ora celati
sulle potenzialità che ognuno di noi possiede naturalmente dentro di sé. 
Questo percorso vi accompagnerà fino a culminare nell’evento “Il Gusto Di Stare Bene”
dove, fra tanto altro, potrete imparare metodi per stare bene veramente ogni giorno
della vostra vita. 
Potete trovare maggiori informazioni sull’evento direttamente
nel nostro sito www.daichepuoi.it .

Per farvi scoprire una moltitudine di nuove informazioni e metodi unici - su come stare bene
ed in salute - scomoderemo uno dei più grandi coach in questo settore, Matt Traverso!
Matt sostiene, con grande fervore e giustamente, che il corpo umano,  di tutte le meraviglie
esistenti sulla terra, e quella indubbiamente più magnifica.
Pensate a quanto strabilianti siano i meccanismi che regolano il nostro corpo.
Senza che noi dobbiamo neanche preoccuparci o pensarci, fa tutto da sé.
Nonostante i 400 miliardi (sì, miliardi) di impulsi che bombardano il tuo cervello,
ogni singolo secondo, il tuo corpo produce milioni di nuove cellule ogni giorno.

Ti permette di udire, di toccare, di vedere, di odorare, di gustare…
Regola la tua temperatura… Governa quella straordinaria macchina così incredibilmente
potente che noi chiamiamo cervello.

Che meraviglia il corpo umano, il risultato di milioni di anni di continuo perfezionamento,
nessuna tecnologia umana può compararsi a questa opera delle natura.
Una macchina incredibile, dotata, oltre che di un equilibrio perfetto,
di uno strumento unico: il meccanismo dell’auto guarigione.

Un meccanismo che scopriremo volta per volta nel suo funzionamento,  e come
possiamo farlo funzionare nella maniera migliore.

Matt è irremovibile su una posizione, che reputa anche un dogma basilare:
“Onora il tuo corpo e rispettalo, il tuo corpo è il tuo tempio. Non prendersi cura
del proprio corpo è un’offesa alla vita stessa. Quindi sii amorevole verso il tuo corpo,
prenditene cura… e vedrai che lui si prenderà cura di te”.

Il nostro corpo è il bene più prezioso che abbiamo, e che ci permette di vivere.
Ha immense capacità, ma se non curato, è destinato ad “ammalarsi”, così diviene
impossibilitato a permetteteci di vivere come vorremo.

Ignorare le sue richieste, ignorare le sue necessità, ignorare i suoi bisogni;
non è null’altro che impedirci di vivere la nostra vita appieno, voi desiderate questo?

Io no e mi permetto di credere che anche voi non desideriate ciò, però a volte forse
per banale pigrizia, forse per semplice non interesse, non “ascoltiamo” il nostro corpo
e lasciamo a terzi il compito di farci stare meglio.
Ma curiamo i sintomi o il problema che li ha generati?

Partiamo da un presupposto, siamo noi i primi che possiamo facilmente prenderci cura
del nostro corpo e conseguentemente di noi stessi. Ma lo vogliamo veramente?

Quante domande… Sappiate che ci sono delle risposte a tutto ciò, basta volerle ascoltare;
per prenderci cura di Noi, dobbiamo per prima cosa credere in Noi, in seconda,
impegnarci veramente e imparare a conoscerci meglio.

Continuate a seguirci, vi sveleremo tante informazioni, tecniche, consigli utili;
per migliorare la vostra qualità di vita.
Tutto ciò è possibile grazie agli studi di Matt Traverso.

Vi aspettiamo.

Riccardo Giangreco e Stefania Brancucci
Redazione di daichepuoi.it